dati progetto
Committente: Pretziada – Ivano Atzori – Kyre Chenven
Anno di realizzazione: 2017
Luogo: Is Aresus, Santadi
Fotografie: Stefano Ferrando
Il progetto per Pretziada Headquarters prevede la riqualificazione di tre edifici rurali e l’edificazione di un nuovo volume nel “furriadroxu” di Is Aresus, Santadi.
Il “furriadroxiu” si estende su un ampio pendio e è costituito da 4 edifici, tre dei quali rilevati da Pretziada. L’edificio più a valle è un edificio costituito da tre cellule giustapposte in profondità (EDIFICIO A),segue – verso l’alto- un fabbricato in stato fatiscente a doppia cellula e infine (EDIFICIO B) , in alto un edificio con andamento est-ovest (EDIFICIO C). Il fondo è corredato da recinti in pietra a secco utilizzati per il ricovero di animali, da muretti a secco utilizzati per la definizione della proprietà o per terrazzare i livelli del terreno e da pozzi utilizzati originariamente per le attività domestiche e agricole.
Gli edifici esistenti sono costruiti in pietra e ladiri (mattoni di terra cruda) anche se, nel tempo, hanno subito rattoppi di diverso materiale (mattoni forati, cemento etc…)
La parcella si estende oltre, offrendo punti di vista privilegiati per il godimento del paesaggio (dall’alto si vede il mare!!). Le foreste di cactus, mirto e macchia mediterranea, oltre a un più recente impianto di ulivi, costituiscono il paesaggio vegetale dell’area.
Il programma dell’intervento architettonico è legato alle attività di Pretziada, in particolare al mondo della narrazione del territorio e della cultura sarda, dell’artigianato, del design e del turismo (sano!). Le unità abitative del complesso offriranno luogo di lavoro, da abitare in senso ampio ( residenze stabili, temporanee per artisti e per il turismo ) e spazi per laboratori.
In particolare l’edificio a valle (edificio A) prevede degli spazi legati ad attività collettive, laboratoriali/ spazio per eventi/ showroom, forno e lavanderia. L’edifico B e l’edificio C sono riservati alla residenza (anche temporanea), così come l’edificio D che include spazi di lavoro e di convivialità.
Per questioni di gestione, l’edificio D è il primo ad essere stato costruito e completato.
I principi spaziali su cui la riqualificazione del fondo e degli edifici si fondano sulla lettura del tracce e delle presenze del fondo e del rapporto che intercorre tra loro e l’intorno.
A questo proposito il punto più alto della parcella (che ospita un ampia roccia affiorante), in cui si prevede di costruire un piccolo belvedere servito da un sentiero è il luogo in cui è possibile l’orientamento rispetto al territorio vasto.
A seguire una dimensione più collettiva è individuata negli gli spazi fra le cose (edifici). I vecchi recinti di pertinenza del “furriadroxu“, in prossimità o meno degli edifci, offrono l’occasione per individuare spazi comuni di prossimità. Infine le pertinenze degli edifici disegnano una dimensione più intima, legata alla domesticità dell’abitare, come spazi esterni a prosecuzione di quelli interni.
La lettura dei rapporti fra dentro e fuori, fra il paesaggio e gli edifici, fra gli edifici stessi è la base per la costruzione della nuova planimetria del fondo.
Dal punto di vista architettonico invece, la tettonica del muro è quella che maggiormente viene privilegiata. Gli interventi sui singoli edifici sono poi declinati a seconda della morfologia degli stessi e dalle condizioni statico – strutturali dell’esistente.
casciu rango
architetti
Mario Casciu
Francesca Rango