Casa Ramsar

dati progetto

Committente: Medsea Fondation

Anno di realizzazione: 2019

Luogo: San Vero Milis, Oristano

Da millenni necessità e bellezza legano le popolazioni del Golfo di Oristano alle zone umide.

Le trame dell’intreccio stringono in un’unica, solida, elegante forma il lavoro domestico e la pesca, uomini, donne, le piante cresciute nelle terre d’acqua, In epoca moderna, l’arte del giunco intrecciato è diventata per San Vero Milis e i territori circostanti un importante strumento di scambio economico e culturale.

L’antica simbiosi è stata seriamente minacciata dall’avvento dell’epoca industriale e dalla diffusione della plastica. Sono sei gli stagni dell’oristanese tutelati dalla Convenzione di Ramsar, istituita nel 1971 con lo scopo di proteggere, conservare e sviluppare secondo criteri di sostenibilità le zone umide di tutto il mondo.

Attraverso il progetto Maristanis, la Fondazione MEDSEA lavora per ristabilire l’antico equilibrio fra artigianato, lavoro e natura, proiettandolo nella contemporaneità.

In sei stanze prende vita il racconto delle zone umide e dello stretto legame fra le risorse naturali di questi territori e le comunità che li abitano.

All’ingresso la narrazione del delicato ecosistema dello Stagno di Sale e’ Porcus (sito Ramsar dal 1982) e la sua fondamentale funzione quale sito di sosta e nidificazione di importanti specie migratorie.

Segue l’esplorazione delle antiche relazioni fra la vegetazione locale e l’arte dell’intreccio.

Nella stanza del fare prodotti semilavorati invitano il visitatore a toccare con mano l’intreccio, dando vita ad un prodotto collettivo.

Il delicato rapporto di una comunità e il suo intorno è frutto è raccontato nell’installazione video Habitat . Su due schermi contrapposti si alternano i video ritratti degli abitanti e le immagini del loro paesaggio.

La Casa Ramsar accoglie progetti di innovazione del design fondati sulla sapienza delle arti tradizionali (Collection zero Atelier Luma).